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Stanchi di dire agli operatori di allacciare la cintura?

L’innovativo “anti-slacciamento” potrebbe evitare procedimenti giudiziari

In tutta Europa, i manager sono tenuti per legge a garantire la sicurezza dei loro dipendenti… e in nessun caso ciò è più importante che nelle operazioni di movimentazione dei materiali.

Non riuscire a proteggere coloro che lavorano a bordo e intorno ad un carrello elevatore può causare terribili infortuni ai lavoratori, azioni penali contro il datore di lavoro, multe enormi, danni alla reputazione a lungo termine per l’azienda… e richieste di risarcimento che non vengono accolte dalle assicurazioni.

Ogni paese ha la propria legislazione e il proprio organo esecutivo, quindi per restare dalla parte giusta della legge è importante che controlliate cosa si applica dove vi trovate.

Questo potrebbe includere procedure per accertarsi che i carrelli siano in condizioni di lavoro sicure: dai controlli quotidiani prima dell’uso alle ispezioni obbligatorie delle forche e dei meccanismi di sollevamento (nota: in questo caso non stiamo parlando della manutenzione ordinaria).  L’addestramento appropriato è un obbligo assoluto e bisogna anche considerare le operazioni specifiche del vostro sito, comprese quelle che garantiscono che i pedoni stiano separati dai carrelli elevatori in funzione.

Un buon punto di partenza è quello di effettuare valutazioni del rischio adeguate alla vostra applicazione. I risultati vi permetteranno di creare un sistema di lavoro sicuro (safe system of work – SSOW) che garantisca che tutte le misure necessarie per lavorare in sicurezza siano state previste e implementate. Progettate per ridurre l’errore umano, prevengono situazioni in cui i lavoratori possano tentare di prendere scorciatoie o correre rischi inutili; l’obiettivo è quello di ridurre la probabilità di incidenti e, in ultima analisi, limitare al minimo le loro conseguenze.

Limitare al minimo le conseguenze

Gli incidenti non possono essere sempre evitati, ma molto spesso alcune precauzioni abbastanza semplici possono fare una differenza enorme nel limitare le conseguenze.

Pensate ai ribaltamenti. Anche se le cause di questo tipo di incidenti possono essere molte, una semplice precauzione potrebbe salvare centinaia di vite ogni anno: indossare la cintura di sicurezza.

Ciò che fa la differenza tra la vita e la morte

È un fatto agghiacciante che gli incidenti con ribaltamento siano la causa più comune di morte tra gli operatori di carrelli elevatori (42%*). In quasi tutti i casi, il conducente è rimasto ‘intrappolato’ tra il tettuccio di protezione del carrello e il suolo, un evento che può causare un forte trauma alla testa o alla parte superiore del corpo.

Questi incidenti si verificano perché, quando un carrello elevatore si rovescia, gli operatori tentano quasi sempre di saltare fuori: con conseguenze fatali. Se fossero stati trattenuti da una cintura di sicurezza se la sarebbero cavata con dei lividi e poco altro.

Superamento degli ostacoli

La soluzione sembra semplice, ma, come molti responsabili confermeranno, convincere gli operatori ad allacciarsi le cinture di sicurezza può rivelarsi una sfida insormontabile, soprattutto nelle applicazioni più impegnative dove questi desiderano lavorare velocemente o in quelle che comportano frequenti salite e discese.

Alcuni operatori tentano persino di scavalcare il sistema di sicurezza, per silenziare l’allarme o per guadagnare qualche secondo, allacciano le loro cinture di sicurezza in modo permanente dietro di loro. Fortunatamente, c’è una soluzione che antepone la sicurezza alla comodità.

Semplice soluzione in 3 fasi

Sui suoi carrelli elevatori elettrici, Mitsubishi Forklift Trucks ha introdotto un’esclusiva impostazione, “anti-slacciamento” (no-cheat), che permette ai gestori di assicurarsi che le cinture di sicurezza vengano indossate. Sempre.

Dopo che l’impostazione è stata selezionata, il carrello non può essere azionato se non viene completata correttamente una semplice sequenza in 3 fasi.

  1. Sedersi sul sedile (per attivare l’interruttore nel sedile)
  2. Avviare l’accensione (o farlo dopo il passo successivo)
  3. Allacciare la cintura di sicurezza (per attivare l’interruttore della cintura di sicurezza)

Per ulteriori informazioni sulle cinture di sicurezza “anti-slacciamento” contattate il vostro concessionario locale Mitsubishi Forklift Trucks.

*Percentuali dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA).

 

  • Misure da intraprendere
  • Ove possibile, evitare carichi sbilanciati quando si svolta in curva guidando su una superficie in pendenza.
  • Mantenere i pavimenti in buone condizioni; riempire le buche e rimuovere i detriti.
  • Creare un “resoconto delle regole e dei regolamenti” del vostro sito e formare tutti i dipendenti (specialmente i nuovi assunti) per fargli capire come ci si aspetta che si comportino.
  • Assicurarsi che i carrelli siano dotati di una cintura di sicurezza anti-slacciamento.
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Vibrazioni: la tua attività è in linea con le nuove normative?

Riducendo la velocità del tuo carrello elevatore puoi ridurre notevolmente anche il livello di vibrazioni del corpo.

Riducendo la velocità del tuo carrello elevatore puoi ridurre notevolmente anche il livello di vibrazioni del corpo.
Vibrazioni: la tua attività è in linea con le nuove normative?
Le vibrazioni del corpo sui carrelli elevatori sono diventate oggetto di dibattito da quando la Direttiva europea 2002/44/EC ha attirato l’attenzione sul problema. L’argomento più dibattuto è se l’uso di materiali di ammortizzazione e di sedili migliori possano realmente apportare benefici. Non sarebbe meglio conformarsi alla direttiva in altro modo?
Una serie di test effettuati recentemente
in situ ci fornisce la risposta.

In base alla Direttiva 2002/44/EC sulle vibrazioni del corpo, i datori di lavoro sono tenuti a impedire che i loro dipendenti siano esposti a vibrazioni che superino gli 1,15m/s2. La stessa direttiva stabilisce, inoltre, che i datori di lavoro debbano adottare misure preventive se le vibrazioni prodotte durante un giorno lavorativo di otto ore superano il valore d’azione di 0,5m/s2. Nel tentativo di soddisfare queste condizioni, i produttori di carrelli elevatori stanno utilizzando varie tecniche tra cui le cabine di comando con sospensioni (flottanti), i gruppi propulsori ammortizzati (nei carrelli elevatori diesel) e un gioco ridotto al minimo per montante e telaio. Si pone, inoltre, maggiore attenzione alla qualità del sedile dell’operatore e al tipo di gomme montate.

Sedile, gomme, superfici

L’esecuzione di un’ampia gamma di test ha rivelato che queste misure hanno un impatto positivo sulla riduzione delle vibrazioni del corpo. Un buon sedile, ad esempio, aiuta a ridurre i livelli di vibrazione, ma solo se è regolato correttamente sulla base del peso del corpo dell’operatore. Attenzione, comunque: un sedile regolato male in realtà amplifica le vibrazioni!
I test sono stati eseguiti su una varietà di carrelli elevatori, sia con motore elettrico che a combustione interna, con vari tipi di gomme. I collaudatori hanno misurato le vibrazioni su carrelli elevatori con ruote gomma piena e con pneumatici, oltre che con ruote gomma piena con perforazioni nello strato intermedio. I carrelli elevatori sono stati, inoltre, utilizzati su vari tipi di superficie: asfalto praticamente piatto, selciato in pietra e canali di scarico dell’acqua piovana. Su tutte e tre le superfici, le gomme piene hanno prodotto i migliori risultati e quelle con perforazioni hanno dato prestazioni ancora migliori. Sull’asfalto, i pneumatici ad aria compressa hanno rivelato uno squilibrio che in effetti aumenta le vibrazioni. Di fatto, questi pneumatici hanno dato buoni risultati solo sui selciati in pietra e con carrelli carichi.
La velocità decide tutto

Naturalmente la maggior parte dei test ha coinvolto carrelli elevatori, sedili e gomme di nuova concezione. Al solo scopo di fare un confronto, le misurazioni sono state eseguite anche su un carrello elevatore elettrico di 20 anni fa con rimorchio per pallet sferragliante, gomme con cuscinetti consumati e sedile senza sospensioni. Sorprendentemente, è stato proprio questo carrello a produrre i valori di vibrazione più bassi di tutti! E sai perché? Il motivo risiede nella sua velocità di spostamento decisamente inferiore rispetto ai concorrenti di nuova concezione. Ed è questa la chiave per ridurre davvero le vibrazioni. Ma prima di andare a recuperare il tuo vecchio carrello elevatore dallo sfasciacarrozze, ricorda che ridurre la velocità di spostamento avrà esattamente lo stesso effetto su un carrello di nuova concezione.
In conclusione

Praticamente nessun carrello elevatore preso in esame ha prodotto un valore di vibrazioni al di sotto del limite legale di 0,5m/s2 in una giornata lavorativa di otto ore. Per mantenere le vibrazioni al minimo devi assicurarti che il suolo sia il più possibile uniforme; che le sospensioni del sedile siano regolate sulla base del peso dell’operatore; e che tu stia utilizzando ruote gomma piena. Infine, la riduzione della velocità, soprattutto quando si percorrono suoli irregolari, produrrà la riduzione di vibrazioni più consistente.

  • Azioni
  • Ricorda agli operatori di regolare il sedile
  • Prenota un controllo delle vibrazioni
  • Riduci i limiti di velocità
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Carrello elevatore ‘assassino’ rovina un’altra piccola impresa

Le ispezioni, vitali ed economiche, salvaguardano i tuoi lavoratori, i tuoi carrelli e la tua azienda.

Carrelli elevatori pericolosi

Un tribunale in Gran Bretagna ha recentemente trattato il caso di un diciassettenne finito all’ospedale per due settimane dopo essere rimasto intrappolato con la gamba in un carrello elevatore che non aveva ricevuto una buona manutenzione. Il carrello elevatore in questione era stato preso in prestito per sei mesi da un’altra ditta e presentava numerosi difetti, tra cui uno sterzo difettoso e chiavette di accensione bloccate. Tu guideresti una macchina in queste condizioni?

Naturalmente no!

Casi come questi rappresentano un grande monito su quanto sia importante l’ispezione dei carrelli elevatori obbligatoria, già prescritta dalla legge di molti paesi. Se l’azienda in questione avesse pienamente compreso le sue responsabilità nel mantenimento e nel buon funzionamento dei suoi carrelli elevatori, avrebbe potuto evitare l’incidente e di conseguenza anche la relativa causa con i risarcimenti che seguirono.
Una disgrazia come questo incidente potrebbe accadere ovunque… anche nel tuo luogo di lavoro!

I tuoi obblighi legali

In Italia esiste l’obbligo di garantire che i carrelli elevatori utilizzati siano in buono stato di funzionamento e sicuri, grazie a regolari ispezioni annuali. La è un programma di ispezione globale del tuo equipaggiamento specificatamente studiato per evitare incidenti sul luogo di lavoro.
La legge richiede che tutti i carrelli elevatori e le relative attrezzature ausiliarie siano ispezionate da un tecnico qualificato almeno una volta all’anno. Naturalmente, se il tuo carrello elevatore sta lavorando in condizioni più gravose o per turni più lunghi, potrebbero essere necessarie ispezioni più frequenti.
Esiste inoltre l’obbligo di conservare una documentazione scritta che confermi che i tuoi carrelli elevatori soddisfano i rigorosi standard richiesti.

Quale è l’ambito di copertura della Revisione Annuale dei Carrelli Elevatori?

Questa revisione principale è supportata da ispezioni ufficiali dei componenti con frequenza minima trimestrale. La serie di controlli si concentrerà principalmente sugli elementi del carrello che sono sottoposti ai più elevati livelli di usura e che costituiscono una minaccia per la sicurezza, come ad esempio i cavi.

Durante queste verifiche, un’attenzione particolarmente accurata dovrà essere data alle catene di sollevamento, poiché la legge richiede che vengano controllate trimestralmente (Articolo 179 del Decreto Presidenziale 547/55).
I controlli trimestrali possono essere effettuati dai tecnici specializzati che lavorano nella tua azienda o presso il tuo concessionario locale di carrelli elevatori. Poiché la legge non identifica le capacità e le qualifiche richieste, dobbiamo dedurre che questo livello di ispezione possa essere effettuato soltanto da tecnici abilitati ed esperti.

La revisione annuale, d’altra parte, deve essere eseguita in base ai requisiti descritti dalla EN45004. Questo documento richiede che l’ispezione venga effettuata da un organismo indipendente sia rispetto al proprietario che all’utilizzatore del carrello elevatore.
Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro

Per approfondire

Per ulteriori informazioni su questi requisiti legali, visita il sito ISPESL
In alternativa, contatta il tuo concessionario di carrelli elevatori Mitsubishi di zona per acquisire tutte le informazioni necessarie a soddisfare i requisiti di legge. Individua subito il tuo concessionario locale.

  • Azioni

  • La revisione è un requisito di legge, non una linea guida.

  • Le catene di sollevamento devono essere verificate almeno quattro volte all’anno.

  • I controlli trimestrali possono essere effettuati dai tecnici specializzati che lavorano nella tua azienda o presso il tuo concessionario locale di carrelli elevatori.

  • Se i carrelli elevatori sono dotati di attrezzature supplementari, anche queste devono essere ispezionate.

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