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Preparare il magazzino per la ‘nuova normalità’

La crisi di COVID-19 ha avuto su tutti noi un impatto enorme già da molti mesi. Nonostante l’allentamento delle misure in molti paesi, ancora non è chiaro quando potremo lasciarci alle spalle tutto questo. I più ottimisti immaginano la ripartenza prima dell’estate; i pessimisti prevedono un cupo 2020 per tutte le operazioni logistiche. Nel frattempo, abbiamo tutti avuto a che fare con la “nuova normalità” e lavoriamo, se possibile, a distanza.

Ma cosa possiamo imparare da questa pandemia? Le incertezze sono sempre esistite e le aziende resilienti cercano di reagire in un modo che consenta loro di uscirne più forti non appena i mercati si riprendono. Esploriamo qualche opportunità:

1. Garantire la distanza sociale

Indipendentemente da quanto velocemente le cose torneranno alla normalità, sembra che l’espressione ‘distanza sociale’ rimarrà importante a lungo. La maggior parte delle aziende ha già assicurato la distanza richiesta con semplici interventi come l’impiego di nastro adesivo e di barriere temporanee. Questo, tuttavia, può essere anche un buon momento per investire in soluzioni moderne e tecnologiche che si riveleranno utili anche dopo la crisi.

Considerate la tecnologia innovativa che utilizza l’intelligenza artificiale e le telecamere per avvertire quando i conducenti di carrelli elevatori si avvicinano troppo fra di loro. Possono essere molto utili anche soluzioni tecniche più semplici, come il sistema Safety Zone Mitsubishi, che avverte quando i pedoni si avvicinano troppo ad un carrello elevatore.

2. Abbinamento delle regolari ispezioni del sito alle valutazioni dei rischi per la sicurezza

Abbiamo già scritto in precedenza su come le ispezioni del sito possano prevenire gli incidenti e migliorare la produttività. Anche se ha comunque senso farne una all’anno, è possibile che la vostra sia una di quelle aziende che attualmente stanno subendo un calo della domanda e dell’attività a causa della crisi. In tal caso, questo potrebbe essere un momento particolarmente adatto per condurre una tale ispezione e per abbinarla ad una valutazione approfondita della sicurezza.

È probabile che stiate già adattando il vostro luogo di lavoro al rispetto delle “distanze di sicurezza” raccomandate nel vostro paese, ma perché non cogliere questa opportunità per migliorare ulteriormente la sicurezza? Controllate le vostre banchine di carico (per evitare cadute!), rivalutate il modo in cui separate le macchine per la movimentazione dei materiali dai pedoni e realizzate un piano del traffico per gli incroci. Fate un elenco completo, seguito da un piano d’azione.

3. Riduzione dell’inventario per liberare risorse finanziarie

In tempi di prosperità, se le scorte sono troppo elevate può anche non essere un problema. Ma quando i flussi di cassa sono in pericolo, diventa utile ottimizzare i livelli delle scorte. In sostanza, si tratta di bilanciare la necessità di evadere gli ordini con la riduzione della liquidità immobilizzata in magazzino. Gli esperti possono contribuire a ridurre le scorte obsolete, impostando un sistema di analisi e indicatori chiave di prestazione per le categorie di inventario, mentre i livelli delle scorte possono essere ridotti al minimo e la quantità degli ordini ottimizzata.

Oggi, poiché gli effetti della pandemia mettono sotto grande pressione i tempi e l’affidabilità delle consegne, fare ciò vi aiuterà a ridurre i costi operativi, ad eliminare le emergenze di consegna e a migliorare i processi di magazzino. Allo stesso tempo, vi aiuterà ad affrontare meglio gli eventi negativi in futuro.

 

Azioni:

  • Ricercare le possibilità di investire in soluzioni tecnologiche per garantire il distanziamento sociale.
  • Pianificare un’attività combinata di ispezione del sito / valutazione della sicurezza e realizzare un piano di approfondimento.
  • Invitare un esperto per valutare come ottimizzare la gestione del vostro inventario.
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Perché gli operatori potrebbero sentire l’impatto delle Whole-Body Vibration (vibrazioni a tutto corpo)

Che cosa sono le Whole-Body Vibration?

Le Whole-Body Vibration (WBV), come suggerisce il termine, sono le vibrazioni meccaniche che attraversano l’intero corpo dell’operatore, di solito attraverso i piedi o il sedile del carrello. Sebbene queste vibrazioni siano intrinseche alla tipologia di lavoro, esservi  esposti a lungo può portare a diversi problemi di salute.

Sebbene non sia sempre l’unica causa, alcuni studi hanno riscontrato una relazione significativa tra le WBV e il dolore lombare quando vi si è sottoposti per periodi prolungati, inoltre possono  aggravare ulteriormente condizioni già esistenti.

La regione lombare sopporta il peso più intenso dello stress da WBV, con conseguenti sforzi muscolari, compressione del disco spinale e un rischio maggiore di disturbi muscolo-scheletrici cronici.

Secondo le stime dell’Health and Safety Executive del Regno Unito, ogni anno si perdono più di 5 milioni di giorni lavorativi a causa del mal di schiena, conseguenza diretta del lavoro o di un dolore che ne è stato esacerbato.

Le vibrazioni derivano da una combinazione di ambiente di lavoro e dello stesso carrello, e gli effetti sono determinati sia la gravità delle vibrazioni che dalla loro durata di esposizione.

La guida su pavimenti irregolari o su superfici con buche può provocare vibrazioni e scossoni particolarmente forti, che possono avere un impatto anche maggiore.

L’esposizione costante alle WBV può anche indurre un affaticamento di tutto il corpo, incidendo sul benessere generale e sulla produttività degli operatori. La diminuzione della concentrazione, i tempi di reazione ritardati e l’aumento della possibilità di errori sono potenziali conseguenze che compromettono la sicurezza e l’efficienza del luogo di lavoro.

 

Che cosa si può fare per ridurre l’impatto di questo fenomeno?

Per i carrelli elevatori, uno dei fattori principali è costituito dalla fonte di alimentazione. Quelli con motore a combustione interna, per loro stessa natura, presentano livelli di vibrazioni maggiori rispetto a quelli elettrici. Molti carrelli elettrici moderni si spingono ancora più in là per ridurre questo livello, integrando nella loro progettazione caratteristiche ergonomiche all’avanguardia, come sedili speciali e sistemi di sospensione avanzata.

Caratteristiche come una cabina montata su gomma, ad esempio,  possono ridurre al minimo l’effetto delle micro-vibrazioni sull’operatore.

E nel magazzino, dove i turni possono essere lunghi e ripetitivi, è importante avere un equipaggiamento che rimanga il più possibile regolare e stabile.

Caratteristiche come le pedane di guida regolabili, in cui lo smorzamento può essere impostato in base al peso dell’operatore, non solo rendono il lavoro più confortevole, ma aiutano anche a svolgere il lavoro in modo più fluido e sicuro. In combinazione con sistemi che ottimizzano la trazione e la stabilità del carico, l’impatto sul personale sarà notevolmente ridotto.

La manutenzione e l’ispezione regolari dei carrelli elevatori sono essenziali per garantirne il funzionamento efficiente e ridurre al minimo le vibrazioni eccessive, che possono essere causate da problemi meccanici.

Iniziative di formazione complete contribuiranno a dotare gli operatori di carrelli elevatori delle conoscenze e delle tecniche,  compreso il mantenimento di una postura corretta,  necessarie a ridurre i rischi legati alle WBV.

L’implementazione di un sistema di rotazione dei turni può aiutare a distribuire il carico di lavoro e a ridurre l’esposizione prolungata alle vibrazioni.

Gli operatori devono essere incoraggiati a fare pause regolari per alleviare la tensione muscolare e l’affaticamento. Programmare pause di riposo programmate  gli consente di recuperare e di ridurre al minimo il rischio di sviluppare problemi muscoloscheletrici.

Affrontare gli effetti delle vibrazioni trasmesse a tutto il corpo dei conduttori di carrelli elevatori è fondamentale per garantire la loro salute, sicurezza e benessere generale. Investendo in equipaggiamento  ergonomico, assicurando una buona manutenzione delle superfici, fornendo formazione e programmando pause regolari, le aziende possono ridurre i rischi associati all’esposizione alle WBV.

 

MISURE:

  • Valutare il terreno e i pavimenti del luogo di lavoro per verificare la presenza di buche o altre superfici irregolari.
  • Osservare i limiti di velocità nel sito: quelle più elevate spesso provocano un aumento delle vibrazioni.
  • Prendere in considerazione carrelli con sistemi di smorzamento avanzati.
  • Considerare la possibilità di passare a carrelli elevatori elettrici se utilizzate modelli con motore a combustione interna.
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Software di gestione delle flotte: è il momento di investire per la vostra azienda?

Software di gestione delle flotte: è il momento di investire per la vostra azienda?

Un software di gestione delle flotte può rappresentare un potente strumento per garantire che le operazioni di movimentazione dei materiali siano svolte in modo efficiente, economico e sicuro. Ma prima di investire in questo è importante considerarne il costo complessivo, la capacità della vostra organizzazione di adottare una nuova tecnologia e il relativo valore commerciale per l’azienda.

Di che cosa si tratta

Un sistema di gestione delle flotte è in grado di fornire tutti i dati necessari per governare quasi ogni aspetto delle operazioni di movimentazione dei materiali. Esistono diverse tecnologie, ma realizzano lo stesso obiettivo: raccogliere i dati dai carrelli elevatori in loco, elaborarli e trasformarli in rapporti. Questi poi possono essere spesso adattati alle vostre esigenze specifiche e rivelarsi estremamente preziosi per le decisioni future.

 

Perché sarebbe importante

1) Per effettuare le spese in modo più efficace

Il software di gestione delle flotte vi permetterà di tenere sotto controllo lo stato, l’impiego e la disponibilità dell’intera flotta, consentendovi di utilizzare ogni carrello elevatore in modo più efficiente e senza sprechi. Offre inoltre la possibilità di ridurre i costi.

2) Per migliorare la sicurezza

Impedisce l’uso non autorizzato, identifica e consente di affrontare in modo mirato gli errori operativi e altri pericoli.

3) Per ottimizzare la disponibilità

Monitora e implementa la manutenzione dove e quando è necessaria, per garantire che l’intera flotta operi in condizioni ottimali, con un rischio molto minore di fermi macchina non pianificati.

 

Fattori da valutare…

È importante concentrarsi su ciò che conta di più per la vostra azienda e soprattutto per coloro che lo utilizzeranno. Troppe informazioni possono essere dannose tanto quanto troppo poche.

Identificare il costo complessivo. Oltre al prezzo del software, dovrete valutare le spese di gestione per le licenze, le funzioni aggiuntive, ecc.

Assicurarsi di quanto è incluso.  Cercate di fare le cose per bene sin da subito ed evitate gli extra non necessari. Concentratevi sulle funzioni essenziali di cui avete bisogno e assicuratevi che siano incluse nel prezzo del pacchetto.

Sembra ovvio, ma assicuratevi che il software sia intuitivo e facile da usare.

Scegliete un fornitore che possa offrire la migliore assistenza post-vendita e parlate con altre persone che già utilizzano questo sistema per decidere se è adatto alla vostra azienda.

… prima di investire sul software

Come qualsiasi altro sistema software, anche quello per la gestione del parco veicoli comporta una curva di apprendimento. Alcuni sistemi sono così complicati che, senza l’aiuto (e il costo) del fornitore del software, non riuscirete mai a sfruttarne il vero potenziale.

L’utilizzo di un software di gestione del parco veicoli offre l’opportunità di risparmiare e persino di guadagnare… ma per essere vantaggioso, i rientri devono essere superiori all’investimento iniziale (più eventuali componenti aggiuntivi). Se la vostra è una piccola impresa, potreste rendervi conto che i costi superano i benefici.

Tenete presente le potenziali resistenze del personale. I dipendenti potrebbero sentirsi spiati. Tuttavia, l’introduzione di questo software rappresenta anche un’opportunità per coinvolgere l’intero personale in discussioni positive sulla sicurezza del sito e su migliori modalità di lavoro.

  • Punti di intervento

  • Ottenere dimostrazioni del funzionamento del potenziale software di gestione delle flotte. È facile da usare e incoraggerà un uso costante?
  • Indagare sui costi complessivi di implementazione e gestione del software, compresi i costi come l’assistenza e le licenze.
  • Rivolgetevi al vostro concessionario o al produttore per avere indicazioni sui sistemi software più adatti alla vostra flotta.
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Piccoli dettagli hanno Piccoli dettagli hanno un grande impatto Piccoli dettagli hanno

I lettori di Mondo Carrelli ci hanno chiesto di affrontare un argomento in particolare: come procedere nell’acquisto di un carrello elevatore di seconda mano

Quando comprare l’usato 

In questo periodo ci sono offerte molto interessanti sull’attrezzatura di seconda mano, ma questo è anche il momento ideale per acquistare un mezzo nuovo. Occorre, quindi, prestare estrema attenzione al fine di concludere l’affare migliore.
Come accade quando si compra un’auto usata, il venditore potrebbe non dirti tutto, costringendoti a pagare migliaia di euro per le inevitabili riparazioni. Pertanto, prima dell’acquisto conviene scegliere un fornitore di buona reputazione e verificare attentamente il mezzo.

Se la tua azienda necessita di un determinato tipo di carrello elevatore o di specifiche particolari, forse l’usato non fa per te. Scegliere un veicolo di seconda mano aumenta il rischio di guasto. Di conseguenza, prima di acquistarne uno poniti le seguenti domande:

  • La tua azienda subirebbe grosse perdite in caso di un guasto al carrello elevatore?
  • Il lavoro svolto dal mezzo è molto impegnativo?
  • Intendi utilizzare il carrello elevatore per più di quattro ore al giorno?

Se hai risposto “sì” a una delle domande precedenti, considera seriamente la possibilità di acquistare un carrello elevatore nuovo, proprio per la sua affidabilità. Analogamente, se il carrello elevatore che utilizzi attualmente è essenziale per la tua attività, potresti acquistarne un altro di seconda mano e tenerlo come riserva e supporto. A prescindere da quali siano le tue esigenze, la seguente lista si rivelerà utile nel prendere la decisione giusta.

1: Il carrello elevatore è in grado di eseguire il tipo di lavoro richiesto? 

Nel decidere di acquistare o meno l’usato, chiedi ad almeno tre rivenditori di effettuare un sopralluogo e di farti un’offerta sia per il nuovo che per l’usato.
Nell’indicarti il prezzo dell’usato, alcuni rivenditori tenderanno a proporti ciò che hanno già disponibile in magazzino, piuttosto che mezzi in grado di soddisfare le tue esigenze. Viceversa, chiedendo il prezzo di un veicolo nuovo, i rivenditori descriveranno in dettaglio il carrello ottimale per la tua attività.
Chiedendo il prezzo sia del nuovo che dell’usato, potrai facilmente informarti sulle varianti, tra cui capacità, altezza del montante e tipo di carrello

2: Scegliere marche affidabili 

Non tutte le marche di carrelli elevatori sono altrettanto affidabili nel tempo. Scegli un produttore conosciuto che abbia una reputazione consolidata in termini di affidabilità; è probabile che, con il passare del tempo, i suoi mezzi dimostrino di avere problemi meno frequenti e di minore gravità, oltre a svalutarsi più lentamente in “età avanzata”. Optare per un produttore affidabile aumenta il valore residuo del mezzo e la tua capacità di ottenere facilmente ricambi e assistenza a lungo termine.
Analogamente, scegli sempre il rivenditore nella tua zona che gode della reputazione migliore. Pretendi dal rivenditore la stessa affidabilità che ti aspetti dal tuo carrello elevatore. Per individuare i rivenditori più adatti a soddisfare la tua azienda, chiedi sempre delle referenze.
Per una maggiore protezione, scegli un rivenditore appartenente a un’associazione di categoria nazionale o europea: un chiaro indicatore di serietà e degli standard di assistenza cliente.

3: Controllare i documenti 

  • La marcatura CE sul carrello elevatore
  • Targhetta identificativa (con nome e indirizzo del produttore) e targhetta della capacità, nella lingua corretta
  • Certificato CE, nella lingua corretta
  • Manuale operatore del mezzo, nella lingua corretta
  • Etichette e avvertenze sul mezzo, nella lingua corretta

Assicurati che il mezzo presenti una marcatura CE valida, attestante la sua approvazione ai fini dell’utilizzo in Europa. In seguito al numero crescente di “importazioni illecite” presenti sul mercato (ossia senza marcatura CE), potresti ritrovarti con un carrello elevatore invendibile, i cui ricambi sono introvabili o che, in caso di incidente, potrebbe addirittura invalidare la tua assicurazione. Per maggiori dettagli sulle importazioni illecite, leggi il nostro articolo

4: Cosa dice il contatore? 

Controlla sempre il contatore orario del mezzo, proprio come faresti con il contachilometri di un’auto.
Pensa a cosa ti aspetteresti da un’auto usata il cui contachilometri segna 150.000 km. Secondo gli esperti, un’ora di utilizzo del carrello elevatore equivale a guidare un’auto a una velocità media di 50 km/h. Quindi utilizzare un carrello elevatore per 1.500 ore all’anno equivale a guidare un’auto per 75.000 km ogni anno!

È buona norma cercare un carrello elevatore che sia stato utilizzato non oltre le 1.000 ore per ogni anno di vita.
Ma attenzione: ricorda che, come per le auto, il contatore può essere stato alterato da rivenditori poco affidabili! Per confermarne la lettura, chiedi sempre il tagliando (come faresti per un’auto); ciò ti permetterà di controllare le condizioni di manutenzione.

5: Provare prima di acquistare 

I carrelli elevatori dovrebbero essere sempre ispezionati e provati prima dell’acquisto. Ciò è particolarmente importante in seguito all’aumento dei veicoli acquistati on-line. Alcuni tecnici hanno, infatti, rilevato problemi crescenti nei carrelli elevatori acquistati con questa modalità.
Soprattutto nei mezzi con motore a combustione interna, è essenziale avviare il motore a freddo. Presta, quindi, particolare attenzione alla fluidità del motore mentre gira e accertati che il livello dei fumi non sia eccessivo.
Per verificare le prestazioni del carrello elevatore in situazioni difficili, chiedi a un operatore qualificato di manovrarlo su una rampa sia in avanti che a marcia indietro.

6: Eseguire la prova di perdita 

Durante la tua ispezione, esegui questa semplice prova su un carrello elevatore con motore a combustione interna: parcheggia il mezzo in un’area sgombra, poi guidalo per circa 10-15 minuti. Durante questo periodo di tempo, chiedi a un operatore qualificato di effettuare tutte le funzioni idrauliche.
Infine, sposta il mezzo ed esamina il pavimento alla ricerca di perdite di liquido eloquenti. Anche le piccole perdite sono avvertimenti importanti e può risultare costoso ripararle, soprattutto nel caso di perdite di trasmissione.

7: Funzionamento del montante 

Verificate che il montante funzioni in modo fluido, con o senza carico. Il montante non dovrebbe bloccarsi (incepparsi) e non dovrebbe esserci gioco nei canali del montante o tra il carrello della forca e il montante. Montanti e catene dovrebbero essere sempre verificati da una persona competente.
Accertatevi che il montante, una volta caricato, non scivoli verso il basso o in avanti. Ciò potrebbe segnalare problemi alle guarnizioni, al pistone o alle valvole.
Verificate che la targhetta dei dati di funzionamento sul mezzo indichi il montante ed eventuali accessori montati. Nel corso della vita utile di un carrello elevatore, il montante potrebbe essere stato sostituito. Questo è un aspetto spesso trascurato.
In caso di spostamento laterale, verificate che il montante funzioni in modo fluido e non si inceppi una volta caricato.

8: Forche 

Esamina le forche del carrello elevatore alla ricerca di eventuali danni o segni d’usura, prestando particolare attenzione a:

  • Spessore del tallone: Il valore minimo dovrebbe essere specificato dal produttore del carrello elevatore. Se tale valore non fosse disponibile, verifica che sia conforme a ISO5057.
  • Aderenza: Una scarsa aderenza potrebbe indicare l’usura del carrello o dei punti di sospensione
  • Crepe: Verifica visivamente la presenza di danni sui bracci in corrispondenza dei talloni e dei supporti

9: Cosa copre la garanzia? 

  • Quanti anni di garanzia vengono offerti
  • Cosa copre la garanzia
  • Quali sono le franchigie

Per una maggiore sicurezza, puoi richiedere una garanzia aggiuntiva per la batteria.
Da notare: la maggior parte delle garanzie è valida per i carrelli elevatori nuovi e alcune decadono al momento della rivendita. Altre, invece, accompagnano il mezzo quando viene ceduto a un altro proprietario. La Garanzia Estesa sui Carrelli Elevatori Mitsubishi ne è un esempio.

10: Attenzione ai carrelli elevatori a noleggio o dimostrativi, offerti a prezzi d’occasione 

I carrelli elevatori a noleggio possono costituire una buona scelta se hai bisogno di un mezzo “di riserva”, in quanto solitamente sono ben tenuti e vengono messi in vendita dopo qualche anno di utilizzo. In genere, un carrello elevatore con motore a combustione interna “di proprietà” viene utilizzato per circa 1.500 ore all’anno e viene permutato dopo circa 7 anni (anche dopo 10 anni per i carrelli elevatori elettrici). Invece, un mezzo facente parte di un parco di carrelli elevatori a noleggio a breve termine dovrebbe avere sul contatore meno di 1.000 ore all’anno e normalmente viene rivenduto dopo appena 3-5 anni.
Analogamente, un mezzo che il rivenditore ha destinato a soli scopi dimostrativi dovrebbe avere poche ore di utilizzo sul contatore.

11: In quali condizioni è la batteria? 

Gran parte del valore di un carrello elevatore elettrico dipende dalla batteria e, quindi, sostituirla può risultare molto costoso. Pensa che, quando il mezzo è nuovo, la batteria rappresenta circa il 30% del valore totale, mentre dopo 5 anni può salire al 40% e oltre
Per valutare la durata della batteria che è possibile aspettarsi da un mezzo a contrappeso elettrico di seconda mano, è sufficiente considerare che, di norma, la vita della batteria equivale a 1.200 ricariche della durata di circa 5 ore ognuna.
Dividendo per 5 il numero delle ore di funzionamento del mezzo, potrai scoprire quante ricariche rimangono. Consideriamo un carrello elevatore con 3.500 ore di funzionamento:
3500 ore lavorate fino a oggi /5 = 700 ricariche batteria effettuate
1200 ricariche batteria ancora disponibili – 700 ricariche batteria effettuate = 500 ricariche batteria rimanenti
500 ricariche batteria rimanenti x 5 ore per ogni ricarica batteria = 2.500 ore rimanenti di vita batteria
Per determinare quanto influisce la vita della batteria sul tuo ambiente di lavoro, occorre calcolare il tuo utilizzo annuo. Moltiplica per 52 il numero delle ore di funzionamento settimanali del mezzo. Se il tuo carrello elevatore funziona per 24 ore alla settimana, il tuo utilizzo annuale (1.248 ore) indica che dovrai sostituire la batteria tra 2 anni.
Un sistema per determinare il buono stato della batteria consiste nell’esaminare le piastre della batteria alla ricerca di cristalli bianchi. Ciò potrebbe indicare la presenza di solfatazione, un processo spontaneo mediante il quale i cristalli solforici provenienti dall’acido solforico aderiscono alle piastre di piombo, impedendo alla batteria di ricaricarsi. Questo problema è più frequente negli ambienti caldi in cui le batterie vengono utilizzate o ricaricate spesso ed è la causa principale di un guasto prematuro, oltre che di danni irreparabili alla batteria.
In alternativa, potresti far ispezionare la batteria del mezzo a un fabbricante di batterie o a un rivenditore di carrelli elevatori di fiducia, in grado di verificare la gravità specifica della batteria. I risultati ti permetteranno di valutare il buono stato di questo componente essenziale del mezzo.

12: Controllare i pneumatici 

Controlla che gli pneumatici non presentino segni di usura irregolare, in quanto ciò può indicare uno scarso allineamento degli assi. Una riparazione, questa, senza dubbio molto costosa.
Assicurati che sul mezzo che intendi acquistare non siano stati montati per errore pneumatici compositi. Questi si usurano in modo prematuro e può risultare molto oneroso ripararli.
In caso di gomme piene, attenzione alle linee marcate: indicano che il mezzo si sta avvicinando al suo limite di usura.
La sostituzione degli pneumatici di un carrello elevatore può essere costosa. Conviene acquistare gli pneumatici giusti (clicca qui per leggere un precedente articolo sull’argomento). Fatto ciò, puoi anche tirar calci alle gomme, se lo desideri…

Come individuare un uso scorretto 

Un controllo accurato effettuato da un esperto è insostituibile, meglio se condotto dall’addetto all’assistenza della tua azienda. Ecco alcuni punti essenziali da verificare. Ti consigliamo di stampare questa checklist e di portarla con te quando vai a esaminare un carrello elevatore.

  • Danni al tetto di protezione o allo schienale
  • Bassa pressione dell’olio
  • Ghiere o valvole usurati
  • Danni al radiatore
  • Ruggine nel refrigerante del motore
  • Fluido di trasmissione scolorito
  • Canali del montante arcuati o graffiati
  • Graffi sul montante o sugli steli dei cilindri
  • Sbandamento verso il basso del carrello sollevato
  • Perdite nelle valvole di controllo idraulico
  • Marcatura CE assente o sospetta
  • Bracci delle forche con crepe, saldature, curvature o usura eccessiva.
  • Snodi dell’asse sterzante o estremità dei tiranti allentati
  • Crepe nel telaio o segni di risaldatura
  • Abbondante ruggine sul telaio
  • Attrezzatura di sicurezza mancante
  • Numero elevato di ore di funzionamento (più di 1.000 ore all’anno dall’acquisto del mezzo nuovo)
  • Usura irregolare dei pneumatici
  • Perdite di liquido sotto al mezzo quando rimane fermo per 10-15 minuti
  • Rumorosità eccessiva del motore durante il trasporto di un carico
  • Residui di fuliggine nel tubo di scarico
  • I freni dovrebbero arrestare il mezzo senza strappi e in modo regolare
  • Manuale istruzioni nella lingua corretta

Conclusione 

Se sei alla ricerca di un carrello elevatore di riserva o ne fai un uso occasionale, può aver senso acquistare un mezzo usato. Non sempre è possibile ma, se hai dei dubbi, puoi fare l’insolita richiesta di noleggiare il veicolo per alcune settimane prima di impegnarti nell’aquisto. Se la tua ditta dipende dal carrello elevatore, da un punto di vista aziendale ti converrà acquistarne uno nuovo, possibilmente con una garanzia estesa. Qualunque sia la tua decisione, presta la stessa attenzione che dedicheresti all’acquisto di un’auto e affidati a un produttore di comprovata affidabilità.

 

  • Azioni
  • Chiedi al rivenditore il prezzo di carrelli elevatori sia usati che nuovi
  • Assumi un tecnico per esaminare i mezzi usati
  • Analizza le implicazioni finanziarie del noleggio rispetto all’acquisto
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Risparmia denaro… e salva il pianeta

Spesso adottare un approccio ecologico e sostenibile comporta un costo elevato.

Ma scegliendo un carrello elevatore ricondizionato invece che nuovo, si risparmia denaro e si dà una seconda vita ad un’attrezzatura usata, contribuendo alla sostenibilità.

Inoltre, poiché molti carrelli ricondizionati sono modelli ex-noleggio, è probabile che siano stati controllati e revisionati regolarmente dall’azienda che li possiede e li noleggia (per proteggere il proprio investimento).

Vi sono molte buone ragioni per acquistare un carrello usato ma, a causa dei costi e dei pericoli che possono comportare eventuali attrezzature non sicure, abbiamo creato una lista di controllo per aiutarvi a prendere una decisione informata.

Un carrello elevatore usato può riuscire a soddisfare le vostre esigenze?

Se si utilizza un carrello elevatore solo occasionalmente, prenderne uno usato potrebbe soddisfare perfettamente e offrire un ottimo modo per essere ecologici risparmiando un po’ di denaro. Tuttavia, se la vostra azienda deve fare grande affidamento sulle attrezzature per la movimentazione dei materiali e le utilizza frequentemente, potrebbe essere conveniente investire su un modello nuovo.

Controllare ciò che ottenete

Poiché non esiste uno standard concordato per un carrello “ricondizionato”, dovrete verificare quali interventi siano stati eventualmente eseguiti dal fornitore prima di immetterlo sul mercato. Questo può variare da “così come lo si vede” (non toccato), a con manutenzione effettuata, controllato e verniciato, fino a completamente ricondizionato e persino rigenerato.

Come per ogni cosa, è probabile che otteniate in base a quanto pagate.

Affidatevi ad un marchio e a un fornitore affidabili

Le possibilità di ottenere la qualità del prodotto e l’assistenza post-vendita che ci si aspetta aumentano se si sceglie un fornitore di fiducia. Un buon modo per ottenere questo risultato è cercare un concessionario o un deposito approvato dal produttore. Avrà un migliore accesso a informazioni approfondite sull’assistenza e ai ricambi originali. Chiedete loro di consigliarvi sulla disponibilità dei componenti.

Nel corso degli anni, alcuni marchi di carrelli elevatori si sono guadagnati il riconoscimento per la durata dei loro prodotti. Tra questi spicca Mitsubishi Forklift Trucks, con la sua reputazione quasi leggendaria di affidabilità

Chiedete un sopralluogo ad un esperto

Un fornitore affidabile visiterà la vostra sede ed effettuerà un sopralluogo per assicurarsi che il carrello sia adatto alla vostra applicazione. Verificherà se è adatto al lavoro, ai carichi* e all’ambiente. Il montante è abbastanza alto da raggiungere l’area più alta del vostro spazio di stoccaggio, ed abbastanza piccolo da passare attraverso porte basse e sotto i soffitti? Verrà impiegato principalmente all’esterno o all’interno (e i fumi/le emissioni costituiranno un problema)?

*Controllare il valore nominale sulla targhetta per assicurarsi che sia in grado di sollevare i carichi più pesanti.

Eseguire un controllo accurato

Andate a vedere il carello di persona. Se non siete ingegneri competenti, fareste bene a portare con voi qualcuno che lo sia. Controllate che il carrello non presenti ruggine, danni, crepe, riparazioni precedenti o perdite.

In alcuni paesi è necessario un certificato che attesti il superamento di un’ispezione di sicurezza. Se è il vostro caso, chiedete di vederlo.

Prova di guida

Proprio come quando si acquista un’auto nuova, è necessario fare un giro di prova, soprattutto perché la posta in gioco è molto più alta con un carrello elevatore. Coloro che lo utilizzeranno si affidano a voi, quindi qualsiasi cosa acquistiate deve essere sicura, affidabile e adatta allo scopo.

Quando si effettua la prova del veicolo, è bene farla su un pavimento pulito. In questo modo sarà possibile controllare facilmente eventuali gocciolamenti che potrebbero essere causati da una perdita dalla trasmissione o dall’impianto idraulico. Se si tratta di un carrello a motore, è necessario controllare anche il colore dei gas di scarico. Verificare che il veicolo parta a freddo.

Guidate il carrello attraverso uno stretto schema a otto sia in avanti che in retromarcia. Deve rispondere in modo rapido e fluido, con una traiettoria precisa.

La batteria funziona ancora?

Se intendete acquistare un carrello elevatore elettrico, prestate particolare attenzione alla batteria. Può rappresentare fino al 40% dell’intero valore del carrello, quindi è bene essere certi che sia in buone condizioni di funzionamento.

Per verificarne la durata potenziale, è necessario conoscerne il tempo di funzionamento. Una batteria media accetta circa 1200 cariche. Queste durano circa 5 ore di funzionamento. Quindi, se si prendono le ore di impiego del carrello e si dividono per 5, si può stimare il numero di ricariche rimaste nel veicolo.

L’ideale sarebbe chiedere a uno specialista di batterie o a un tecnico esperto di carrelli elevatori di ispezionarla per voi.

Controllare l’età

Così come l’età/il valore di un’auto si basa sulla distanza percorsa, un carrello elevatore viene valutato in base alle ore di lavoro effettuate.

Come regola generale, un’ora di funzionamento equivale a percorrere 50 km (30 miglia) in auto. Su questa base, un carello che è stato utilizzato per 3.000 ore ha percorso l’equivalente di 150.000 km (90.000 miglia).

Controllate la storia di servizio del carrello rispetto al suo contaore per assicurarvi che nessuno dei due sia stato manomesso, nel tentativo di aumentare il valore del veicolo.

Controllare la garanzia (due volte!)

La garanzia è il documento più importante quando si acquista un carrello usato. Deve darvi la sicurezza di ottenere riparazioni gratuite.

Verificate la durata della garanzia (ovviamente, più è lunga, meglio è), cosa è coperto e, cosa fondamentale, cosa non lo è. Se il carrello ha ancora una garanzia del produttore, assicuratevi che l’azienda sia disposta a trasferirvela  (nel caso di Mitsubishi Forklift Trucks, la garanzia si trasferisce con il carrello). Tuttavia, alcune garanzie non possono essere trasferite, quindi fate attenzione a queste ultime.

Considerate la possibilità di stipulare un contratto di manutenzione per mantenere il carrello in condizioni ottimali e per evitare che i piccoli problemi diventino più grandi e costosi.

 

Le buone notizie!

Dopo aver esaminato alcuni degli aspetti da considerare prima dell’acquisto, vediamo dei potenziali vantaggi di una scelta ecologica.

Fare del bene al pianeta

Se riciclare è bene, riutilizzare è ancora meglio. Prolungare la vita di un carrello elevatore è un contributo importante alla riduzione dell’impronta di carbonio.

Ottenere di più per il vostro denaro   

Un carrello ricondizionato può costare molto meno di uno nuovo, il che apre alla possibilità di acquistare due carrelli con un esborso leggermente superiore, aumentando la portata e la flessibilità della vostra capacità di movimentazione.

Tempi di consegna più brevi

I tempi di consegna delle attrezzature nuove a volte possono essere estremamente lunghi. Una macchina usata è spesso disponibile in magazzino e può essere portata via il giorno successivo.

Incassare un bonus

Scegliendo un’attrezzatura usata, potete comprare un carrello già dotato di attrezzature opzionali come il traslatore,  gli accessori ecc. di fatto senza pagarli. Oppure, potreste acquisire una macchina più specializzata, come ad esempio un carrello retrattile, più adatto alla vostra applicazione ma che, se fosse nuovo, non rientrerebbe nel vostro budget.

Infine, a tutti piace concludere un buon affare, ma il prezzo non è importante tanto quanto effettuare un acquisto adeguato. Non accontentatevi di quello che c’è in magazzino solo perché è economico. Diventa un affare solo se è adatto alla vostra applicazione e se, avendo fatto le vostre dovute valutazioni, dura molto a lungo.

Se desiderate ulteriori consigli, contattate il vostro rivenditore di zona Mitsubishi Forklift Trucks.

 

  • Punti di intervento:
  • Valutate le vostre esigenze di movimentazione: sono tali  da richiedere una macchina nuova oppure due carrelli più vecchi e più economici vi offrirebbero maggiore flessibilità?
  • Individuate un fornitore affidabile e rispettabile, legato a un marchio noto per la sua affidabilità e durata.
  • Controllate accuratamente il carrello prima dell’acquisto, ricorrendo, se necessario, all’aiuto di un esperto (avete responsabilità legali e morali nei confronti di coloro che lo guideranno).
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Guida all’acquisto di un carrello elevatore usato

I lettori di Mondo Carrelli ci hanno chiesto di affrontare un argomento in particolare: come procedere nell’acquisto di un carrello elevatore di seconda mano

Quando comprare l’usato 

In questo periodo ci sono offerte molto interessanti sull’attrezzatura di seconda mano, ma questo è anche il momento ideale per acquistare un mezzo nuovo. Occorre, quindi, prestare estrema attenzione al fine di concludere l’affare migliore.
Come accade quando si compra un’auto usata, il venditore potrebbe non dirti tutto, costringendoti a pagare migliaia di euro per le inevitabili riparazioni. Pertanto, prima dell’acquisto conviene scegliere un fornitore di buona reputazione e verificare attentamente il mezzo.

Se la tua azienda necessita di un determinato tipo di carrello elevatore o di specifiche particolari, forse l’usato non fa per te. Scegliere un veicolo di seconda mano aumenta il rischio di guasto. Di conseguenza, prima di acquistarne uno poniti le seguenti domande:

  • La tua azienda subirebbe grosse perdite in caso di un guasto al carrello elevatore?
  • Il lavoro svolto dal mezzo è molto impegnativo?
  • Intendi utilizzare il carrello elevatore per più di quattro ore al giorno?

Se hai risposto “sì” a una delle domande precedenti, considera seriamente la possibilità di acquistare un carrello elevatore nuovo, proprio per la sua affidabilità. Analogamente, se il carrello elevatore che utilizzi attualmente è essenziale per la tua attività, potresti acquistarne un altro di seconda mano e tenerlo come riserva e supporto. A prescindere da quali siano le tue esigenze, la seguente lista si rivelerà utile nel prendere la decisione giusta.

1: Il carrello elevatore è in grado di eseguire il tipo di lavoro richiesto? 

Nel decidere di acquistare o meno l’usato, chiedi ad almeno tre rivenditori di effettuare un sopralluogo e di farti un’offerta sia per il nuovo che per l’usato.
Nell’indicarti il prezzo dell’usato, alcuni rivenditori tenderanno a proporti ciò che hanno già disponibile in magazzino, piuttosto che mezzi in grado di soddisfare le tue esigenze. Viceversa, chiedendo il prezzo di un veicolo nuovo, i rivenditori descriveranno in dettaglio il carrello ottimale per la tua attività.
Chiedendo il prezzo sia del nuovo che dell’usato, potrai facilmente informarti sulle varianti, tra cui capacità, altezza del montante e tipo di carrello

2: Scegliere marche affidabili 

Non tutte le marche di carrelli elevatori sono altrettanto affidabili nel tempo. Scegli un produttore conosciuto che abbia una reputazione consolidata in termini di affidabilità; è probabile che, con il passare del tempo, i suoi mezzi dimostrino di avere problemi meno frequenti e di minore gravità, oltre a svalutarsi più lentamente in “età avanzata”. Optare per un produttore affidabile aumenta il valore residuo del mezzo e la tua capacità di ottenere facilmente ricambi e assistenza a lungo termine.
Analogamente, scegli sempre il rivenditore nella tua zona che gode della reputazione migliore. Pretendi dal rivenditore la stessa affidabilità che ti aspetti dal tuo carrello elevatore. Per individuare i rivenditori più adatti a soddisfare la tua azienda, chiedi sempre delle referenze.
Per una maggiore protezione, scegli un rivenditore appartenente a un’associazione di categoria nazionale o europea: un chiaro indicatore di serietà e degli standard di assistenza cliente.

3: Controllare i documenti 

  • La marcatura CE sul carrello elevatore
  • Targhetta identificativa (con nome e indirizzo del produttore) e targhetta della capacità, nella lingua corretta
  • Certificato CE, nella lingua corretta
  • Manuale operatore del mezzo, nella lingua corretta
  • Etichette e avvertenze sul mezzo, nella lingua corretta

Assicurati che il mezzo presenti una marcatura CE valida, attestante la sua approvazione ai fini dell’utilizzo in Europa. In seguito al numero crescente di “importazioni illecite” presenti sul mercato (ossia senza marcatura CE), potresti ritrovarti con un carrello elevatore invendibile, i cui ricambi sono introvabili o che, in caso di incidente, potrebbe addirittura invalidare la tua assicurazione. Per maggiori dettagli sulle importazioni illecite, leggi il nostro articolo

4: Cosa dice il contatore? 

Controlla sempre il contatore orario del mezzo, proprio come faresti con il contachilometri di un’auto.
Pensa a cosa ti aspetteresti da un’auto usata il cui contachilometri segna 150.000 km. Secondo gli esperti, un’ora di utilizzo del carrello elevatore equivale a guidare un’auto a una velocità media di 50 km/h. Quindi utilizzare un carrello elevatore per 1.500 ore all’anno equivale a guidare un’auto per 75.000 km ogni anno!

È buona norma cercare un carrello elevatore che sia stato utilizzato non oltre le 1.000 ore per ogni anno di vita.
Ma attenzione: ricorda che, come per le auto, il contatore può essere stato alterato da rivenditori poco affidabili! Per confermarne la lettura, chiedi sempre il tagliando (come faresti per un’auto); ciò ti permetterà di controllare le condizioni di manutenzione.

5: Provare prima di acquistare 

I carrelli elevatori dovrebbero essere sempre ispezionati e provati prima dell’acquisto. Ciò è particolarmente importante in seguito all’aumento dei veicoli acquistati on-line. Alcuni tecnici hanno, infatti, rilevato problemi crescenti nei carrelli elevatori acquistati con questa modalità.
Soprattutto nei mezzi con motore a combustione interna, è essenziale avviare il motore a freddo. Presta, quindi, particolare attenzione alla fluidità del motore mentre gira e accertati che il livello dei fumi non sia eccessivo.
Per verificare le prestazioni del carrello elevatore in situazioni difficili, chiedi a un operatore qualificato di manovrarlo su una rampa sia in avanti che a marcia indietro.

6: Eseguire la prova di perdita 

Durante la tua ispezione, esegui questa semplice prova su un carrello elevatore con motore a combustione interna: parcheggia il mezzo in un’area sgombra, poi guidalo per circa 10-15 minuti. Durante questo periodo di tempo, chiedi a un operatore qualificato di effettuare tutte le funzioni idrauliche.
Infine, sposta il mezzo ed esamina il pavimento alla ricerca di perdite di liquido eloquenti. Anche le piccole perdite sono avvertimenti importanti e può risultare costoso ripararle, soprattutto nel caso di perdite di trasmissione.

7: Funzionamento del montante 

Verificate che il montante funzioni in modo fluido, con o senza carico. Il montante non dovrebbe bloccarsi (incepparsi) e non dovrebbe esserci gioco nei canali del montante o tra il carrello della forca e il montante. Montanti e catene dovrebbero essere sempre verificati da una persona competente.
Accertatevi che il montante, una volta caricato, non scivoli verso il basso o in avanti. Ciò potrebbe segnalare problemi alle guarnizioni, al pistone o alle valvole.
Verificate che la targhetta dei dati di funzionamento sul mezzo indichi il montante ed eventuali accessori montati. Nel corso della vita utile di un carrello elevatore, il montante potrebbe essere stato sostituito. Questo è un aspetto spesso trascurato.
In caso di spostamento laterale, verificate che il montante funzioni in modo fluido e non si inceppi una volta caricato.

8: Forche 

Esamina le forche del carrello elevatore alla ricerca di eventuali danni o segni d’usura, prestando particolare attenzione a:

  • Spessore del tallone: Il valore minimo dovrebbe essere specificato dal produttore del carrello elevatore. Se tale valore non fosse disponibile, verifica che sia conforme a ISO5057.
  • Aderenza: Una scarsa aderenza potrebbe indicare l’usura del carrello o dei punti di sospensione
  • Crepe: Verifica visivamente la presenza di danni sui bracci in corrispondenza dei talloni e dei supporti

9: Cosa copre la garanzia? 

  • Quanti anni di garanzia vengono offerti
  • Cosa copre la garanzia
  • Quali sono le franchigie

Per una maggiore sicurezza, puoi richiedere una garanzia aggiuntiva per la batteria.
Da notare: la maggior parte delle garanzie è valida per i carrelli elevatori nuovi e alcune decadono al momento della rivendita. Altre, invece, accompagnano il mezzo quando viene ceduto a un altro proprietario. La Garanzia Estesa sui Carrelli Elevatori Mitsubishi ne è un esempio.

10: Attenzione ai carrelli elevatori a noleggio o dimostrativi, offerti a prezzi d’occasione 

I carrelli elevatori a noleggio possono costituire una buona scelta se hai bisogno di un mezzo “di riserva”, in quanto solitamente sono ben tenuti e vengono messi in vendita dopo qualche anno di utilizzo. In genere, un carrello elevatore con motore a combustione interna “di proprietà” viene utilizzato per circa 1.500 ore all’anno e viene permutato dopo circa 7 anni (anche dopo 10 anni per i carrelli elevatori elettrici). Invece, un mezzo facente parte di un parco di carrelli elevatori a noleggio a breve termine dovrebbe avere sul contatore meno di 1.000 ore all’anno e normalmente viene rivenduto dopo appena 3-5 anni.
Analogamente, un mezzo che il rivenditore ha destinato a soli scopi dimostrativi dovrebbe avere poche ore di utilizzo sul contatore.

11: In quali condizioni è la batteria? 

Gran parte del valore di un carrello elevatore elettrico dipende dalla batteria e, quindi, sostituirla può risultare molto costoso. Pensa che, quando il mezzo è nuovo, la batteria rappresenta circa il 30% del valore totale, mentre dopo 5 anni può salire al 40% e oltre
Per valutare la durata della batteria che è possibile aspettarsi da un mezzo a contrappeso elettrico di seconda mano, è sufficiente considerare che, di norma, la vita della batteria equivale a 1.200 ricariche della durata di circa 5 ore ognuna.
Dividendo per 5 il numero delle ore di funzionamento del mezzo, potrai scoprire quante ricariche rimangono. Consideriamo un carrello elevatore con 3.500 ore di funzionamento:
3500 ore lavorate fino a oggi /5 = 700 ricariche batteria effettuate
1200 ricariche batteria ancora disponibili – 700 ricariche batteria effettuate = 500 ricariche batteria rimanenti
500 ricariche batteria rimanenti x 5 ore per ogni ricarica batteria = 2.500 ore rimanenti di vita batteria
Per determinare quanto influisce la vita della batteria sul tuo ambiente di lavoro, occorre calcolare il tuo utilizzo annuo. Moltiplica per 52 il numero delle ore di funzionamento settimanali del mezzo. Se il tuo carrello elevatore funziona per 24 ore alla settimana, il tuo utilizzo annuale (1.248 ore) indica che dovrai sostituire la batteria tra 2 anni.
Un sistema per determinare il buono stato della batteria consiste nell’esaminare le piastre della batteria alla ricerca di cristalli bianchi. Ciò potrebbe indicare la presenza di solfatazione, un processo spontaneo mediante il quale i cristalli solforici provenienti dall’acido solforico aderiscono alle piastre di piombo, impedendo alla batteria di ricaricarsi. Questo problema è più frequente negli ambienti caldi in cui le batterie vengono utilizzate o ricaricate spesso ed è la causa principale di un guasto prematuro, oltre che di danni irreparabili alla batteria.
In alternativa, potresti far ispezionare la batteria del mezzo a un fabbricante di batterie o a un rivenditore di carrelli elevatori di fiducia, in grado di verificare la gravità specifica della batteria. I risultati ti permetteranno di valutare il buono stato di questo componente essenziale del mezzo.

12: Controllare i pneumatici 

Controlla che gli pneumatici non presentino segni di usura irregolare, in quanto ciò può indicare uno scarso allineamento degli assi. Una riparazione, questa, senza dubbio molto costosa.
Assicurati che sul mezzo che intendi acquistare non siano stati montati per errore pneumatici compositi. Questi si usurano in modo prematuro e può risultare molto oneroso ripararli.
In caso di gomme piene, attenzione alle linee marcate: indicano che il mezzo si sta avvicinando al suo limite di usura.
La sostituzione degli pneumatici di un carrello elevatore può essere costosa. Conviene acquistare gli pneumatici giusti (clicca qui per leggere un precedente articolo sull’argomento). Fatto ciò, puoi anche tirar calci alle gomme, se lo desideri…

Come individuare un uso scorretto 

Un controllo accurato effettuato da un esperto è insostituibile, meglio se condotto dall’addetto all’assistenza della tua azienda. Ecco alcuni punti essenziali da verificare. Ti consigliamo di stampare questa checklist e di portarla con te quando vai a esaminare un carrello elevatore.

  • Danni al tetto di protezione o allo schienale
  • Bassa pressione dell’olio
  • Ghiere o valvole usurati
  • Danni al radiatore
  • Ruggine nel refrigerante del motore
  • Fluido di trasmissione scolorito
  • Canali del montante arcuati o graffiati
  • Graffi sul montante o sugli steli dei cilindri
  • Sbandamento verso il basso del carrello sollevato
  • Perdite nelle valvole di controllo idraulico
  • Marcatura CE assente o sospetta
  • Bracci delle forche con crepe, saldature, curvature o usura eccessiva.
  • Snodi dell’asse sterzante o estremità dei tiranti allentati
  • Crepe nel telaio o segni di risaldatura
  • Abbondante ruggine sul telaio
  • Attrezzatura di sicurezza mancante
  • Numero elevato di ore di funzionamento (più di 1.000 ore all’anno dall’acquisto del mezzo nuovo)
  • Usura irregolare dei pneumatici
  • Perdite di liquido sotto al mezzo quando rimane fermo per 10-15 minuti
  • Rumorosità eccessiva del motore durante il trasporto di un carico
  • Residui di fuliggine nel tubo di scarico
  • I freni dovrebbero arrestare il mezzo senza strappi e in modo regolare
  • Manuale istruzioni nella lingua corretta

Conclusione 

Se sei alla ricerca di un carrello elevatore di riserva o ne fai un uso occasionale, può aver senso acquistare un mezzo usato. Non sempre è possibile ma, se hai dei dubbi, puoi fare l’insolita richiesta di noleggiare il veicolo per alcune settimane prima di impegnarti nell’aquisto. Se la tua ditta dipende dal carrello elevatore, da un punto di vista aziendale ti converrà acquistarne uno nuovo, possibilmente con una garanzia estesa. Qualunque sia la tua decisione, presta la stessa attenzione che dedicheresti all’acquisto di un’auto e affidati a un produttore di comprovata affidabilità.

 

  • Azioni
  • Chiedi al rivenditore il prezzo di carrelli elevatori sia usati che nuovi
  • Assumi un tecnico per esaminare i mezzi usati
  • Analizza le implicazioni finanziarie del noleggio rispetto all’acquisto
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La chiave per ottenere la massima efficienza dai carrelli elevatori

I vostri carrelli elevatori funzionano tanto efficacemente ed efficientemente quanto dovrebbero? Se avete risposto “sì”, molto bene. E se la vostra risposta è “no”? Non è l’ideale, ma è encomiabile che siate in grado di riconoscere questo problema. Si tratta di un importante primo passo.

Ma come siete arrivati a questa conclusione? Se ciò non accade in base all’evidenza di dati specifici/telematica, è impossibile sapere esattamente a che livello si collocano le vostre prestazioni.

I sistemi telematici versatili vi possono fornire queste informazioni. I sistemi intelligenti misurano e registrano le operazioni: permettendovi di valutare e rendere ottimali le vostre attività. La telematica potrebbe essere LA chiave per riuscire a mantenere i costi complessivi di proprietà (Total Cost of Ownership – TCO) più bassi possibili.

Operazioni ottimali

La telematica permette di gestire una flotta usando i vostri carrelli elevatori correttamente, e al posto giusto… mantenendo le spese al minimo assoluto.

Oltre a salvaguardare gli operatori e i loro colleghi, questi sistemi sofisticati rivelano le risposte a questioni cruciali come:

  • Come viene usata la capacità della mia flotta?
  • In che modo i miei conduttori stanno trattando l’equipaggiamento e i carichi?
  • I miei carrelli sono abbastanza sicuri da poter essere usati?

La comprensione in tempo reale di situazioni come queste è possibile mediante la registrazione e la comunicazione wireless. Le informazioni sui carrelli vengono continuamente raccolte e trasmesse al sistema usando il trasferimento wireless dei dati, generalmente attraverso telefoni cellulari, Wi-Fi e internet.

La telematica vi permette di ottimizzare le operazioni e ridurre i vostri TCO. Alcuni dei vantaggi comprendono:

  1. Controllo iniziale

Il software guida gli operatori attraverso i controlli essenziali per determinare se un carrello può essere utilizzato in sicurezza. Un fattore importante è che questo non verrà usato finché il controllo non è stato completato adeguatamente, assicurando che tutto funziona bene.

  1. Registrazione di codice di errore

Questa caratteristica fornisce informazioni sull’avaria in corso, in modo che possano essere intraprese contromisure adeguate.

  1. Analisi di impiego

Questa vi permette di determinare la dimensione e la composizione della vostra flotta ottimale, registrando quanto un carrello è in fase di marcia, sollevamento o brandeggio. Ad esempio, se i dati mostrano che un carrello elevatore viene utilizzato principalmente per il trasporto orizzontale, potreste considerarne la sostituzione con un transpallet elettrico.

  1. Tracciamento eventi

Questi sistemi, utilizzando sensori d’urto regolabili, tracciano accuratamente sia gli eventi che la loro gravità. Quando sono integrati al GPS (ved. punto nr. 9), il tracciamento dell’evento conferma che cosa è accaduto, chi stava effettuando l’operazione e in che luogo.Ciò vi permette di eliminare i colli di bottiglia nell’operazione, nonché di analizzare e gestire qualsiasi comportamento di guida individuale.

  1. Registrazione del tempo e misurazione

Gli intervalli di tempo, uno strumento ideale per confrontare le flotte, sono completamente regolabili, sia che abbiate bisogno di analizzare le operazioni su base oraria, giornaliera, o anche stagionale. È un modo particolarmente efficace per registrare i momenti di picco, permettendovi di regolare l’utilizzo della vostra flotta.

  1. Rapporti operativi e panoramica costi

Poter effettuare misurazioni significa avere maggiore comprensione e informazioni che possono essere usate per scopi gestionali.

  1. Allocazione dei carrelli a conduttori qualificati

L’impiego di immobilizzatori e delle certificazioni IPAF impedisce l’uso scorretto da parte di operatori non autorizzati. Sottolinea, inoltre, l’importanza di un comportamento di guida sicuro.

  1. Spegnimento automatico

Quando il conduttore non è presente, questa caratteristica spegne il carrello elevatore dopo un periodo di tempo pre-impostato, evitando il giro a vuoto del motore e il rischio di impieghi scorretti, risparmiando anche energia.

  1. Integrazione GPS

Questa funzionalità registra la posizione del carrello. Disponendo di una chiara immagine del percorso effettuato, sarete in grado di identificare e eliminare i colli di bottiglia, e di localizzare aree in cui gli incidenti si verificano con una frequenza maggiore alla media.

 

L’alto prezzo del danneggiamento dei carrelli elevatori

Succede troppo spesso che i segni di maltrattamenti o dell’eccessivo caricamento dei veicoli vengano ‘scoperti’ soltanto dopo i fatti. Può trattarsi di un graffio, di un’ammaccatura o di un malfunzionamento grave…

Senza avere i dati che possano confermare cosa è accaduto, è probabile che non possiate mai essere in grado di determinarne la causa. Qualsiasi sia il danno che si è verificato, una cosa è sicura: questo alla fine avrà sempre un impatto… e non si tratterà soltanto della riparazione.

Provate a pensare in che modo un fermo macchina non pianificato influenzerà le vostre capacità operative o la vostra reputazione commerciale. In un mercato così competitivo, saltare una scadenza non è mai un’opzione.

Lo sapevate?

I danni riportati dai carrelli elevatori possono ammontare a fino il 5% del costo di un tipico contratto di noleggio da cinque anni. Se si considera un’intera flotta, questo può portare velocemente ad una grossa spesa imprevista che avrebbe potuto essere evitata.

Conclusione

Nonostante la telematica sia necessaria per gestire enormi flotte di carrelli elevatori, possono beneficiarne anche le piccole attività. Parlando dei vostri obiettivi con un fornitore affidabile, riuscirete sicuramente a trovare delle soluzioni telematiche adatte al vostro caso.

 

  • ACTION POINTS
  • Contattate un concessionario Mitsubishi Forklift Trucks per parlare delle vostre esigenze.
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I motori più puliti fanno bene all’ambiente, e ai vostri costi di gestione complessivi

I motori più puliti fanno bene all’ambiente, e ai vostri costi di gestione complessivi

La richiesta di veicoli con inferiori emissioni e consumi più efficienti del carburante nel settore ’automobilistico si è spostata anche in altri campi dei trasporti. E quello dei carrelli elevatori industriali non fa eccezione. Oltre alla domanda di mercato, anche le normative europee hanno influenzato lo sviluppo dei moderni motori industriali.

Per ottenere questi risultati, molti produttori di motori diesel stanno adottando sistemi di rimessa in circolo dei gas di scarico (Exhaust Gas Recirculation – EGR), una tecnologia di post-trattamento delle emissioni che converte gli ossidi di azoto (NOx) nel flusso di scarico del motore diesel in azoto e vapore acqueo: due componenti naturali e sicuramente più rispettosi dell’ ambiente.

Come funzionano i sistemi di trattamento delle emissioni? E in che modo giocano un ruolo nell’abbassamento degli scarichi nocivi e nel miglioramento dell’efficienza dei consumi del carburante?

Il processo di combustione

I gas di ossido di azoto (NOx) si creano durante il processo di combustione a causa dell’elevata temperatura dei cilindri nel motore. Per ridurre le emissioni di NOx, prima che si sviluppino, è necessario abbassare la temperatura dei cilindri durante il processo di combustione.

Per soddisfare le normative sulle emissioni sono  stati sviluppati diversi nuovi sistemi e tecnologie dell’aria, come ad esempio:

  1. Rimessa in circolo dei gas di scarico (EGR)
  2. Common rail
  3. Rimessa in circolo dei gas di scarico

Il sistema di rimessa in circolo dei gas di scarico (EGR), noto anche come Sistema di riduzione dei NOx (NOx Reduction System – NRS), cattura una parte degli scarichi del motore, la raffredda, e la invia di nuovo indietro al collettore di aspirazione. L’EGR è efficace perché viene ridotta la percentuale totale di ossigeno disponibile nella camera di combustione grazie al gas di scarico ricircolato contenente pochissimo ossigeno, rispetto all’aria. Questa minore quantità di ossigeno nella camera di combustione consente di ottenere tempi di iniezione del carburante più avanzati, il che aiuta ad abbassare la temperatura del cilindro. Portando così a ridurre le emissioni di NOx.

E non è tutto. Mentre l’EGR abbassa i livelli di NOx durante la combustione del motore, il post-trattamento riduce il particolato (Particulate Matter – PM), gli idrocarburi (Hydrocarbons – HC) e il monossido di carbonio (CO) nello scarico.

  1. Common rail

Il common rail è un sistema di iniezione di carburante utilizzato dai moderni motori diesel. I sistemi a common rail garantiscono un livello di flessibilità tale da consentire un controllo delle emissioni, della potenza e del consumo di carburante ai massimi livelli. Un numero crescente di moderni motori diesel impiega i sistemi di alimentazione a iniezione diretta common rail (common rail direct injection – CRDi) per la flessibilità che offrono, nel rispetto delle norme più rigorose in materia di controllo delle emissioni.

In un sistema a common rail, il carburante viene immagazzinato a pressione variabile in un cilindro, o ‘rail’ (binario), collegato agli iniettori del motore tramite singoli tubi, che lo rendono un “common rail” (binario comune) per tutti gli iniettori. La pressione è controllata da una pompa del carburante ma sono gli iniettori, che lavorano in parallelo ad essa, a controllare i tempi e la quantità di carburante iniettato. Questo viene iniettato sotto pressione con una precisione controllata elettronicamente. Se confrontato con i più vecchi sistemi di alimentazione, quello a common rail è in grado di fornire carburante ad una pressione più elevata, garantendone un uso più efficiente. Il consumo di carburante diminuisce perché  viene spruzzato in modo più sottile, bruciando così in modo più efficiente.

Attraverso una temporizzazione flessibile, il sistema a common rail fornisce anche il carburante in più fasi, invece che in una volta sola. Questo migliora i livelli di rumore, vibrazioni e durezza, rendendo il motore più silenzioso e progressivo.

Un ulteriore vantaggio del sistema CRDi è che inietta il carburante direttamente nella camera di combustione. Ciò fa sì che se ne sprechi meno in fuliggine o in particolati negli scarichi e nei depositi all’interno del motore.

Conclusione

Le tecniche moderne permettono potenza e coppia elevate ad un basso numero di giri, ed un funzionamento senza problemi. Ma le aziende stanno anche cercando di ridurre al minimo il proprio impatto ambientale abbassando il loro consumo energetico.  Utilizzando veicoli con emissioni più pulite e consumi ridotti è possibile anche aspettarsi costi di esercizio inferiori.

  • Contromisure

  • Assicuratevi che i vostri carrelli elevatori termici soddisfino le normative più recenti sulle emissioni.

  • Controllate i livelli di consumo di carburante della vostra flotta e sostituite i carrelli elevatori che funzionano in modo non efficiente. Verrete compensati dal relativo risparmio.

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Le sfide da affrontare lavorando in altezza con carrelli retrattili

Tre suggerimenti per mantenere la produttività ad 11 metri

La maggior parte dei carrelli elevatori circola in magazzini convenzionali dove le scaffalature per pallet arrivano fino ai 4 metri di altezza. Poiché l’impiego ottimale dello spazio contribuisce ad aumentare la capacità di stoccaggio per queste applicazioni, i responsabili del magazzino preferiscono adottare carrelli compatti utilizzabili in corridoi più stretti. Se è disponibile dello spazio in altezza, si preferisce elevare le scaffalature e utilizzare carrelli con montanti più alti. Ciò nonostante, un carrello elevatore presenta anche degli ulteriori limiti relativi allo spazio che richiede. Quindi quando è davvero importante sfruttare anche l’altezza di un magazzino, si  impiegano altre attrezzature per la movimentazione dei materiali. Le gru con guida meccanica o i carrelli VNA sono soluzioni specializzate e molto efficienti, ma vengono utilizzati principalmente all’interno del corridoio. I carrelli retrattili offrono una maggiore flessibilità, spesso sono in grado di movimentare pallet ben oltre i 10 metri, e possono essere utilizzati anche  per il trasporto sulle distanze.

Anche se i carrelli retrattili sono estremamente stabili, usarli per immagazzinare pallet pone problemi di visibilità intrinseci. Naturalmente, per lavorare in sicurezza, queste macchine devono essere guidate dai vostri conduttori meglio addestrati e ovviamente i vostri porta-carichi devono essere impeccabili. Non vi è niente di più pericoloso che lavorare con pallet danneggiati o scadenti. Certo, le barre per pallet in colori fluorescenti aiuteranno a disporli, ma i veri vantaggi dipendono dal carrello stesso.

Come potete assicurarvi che i pallet siano caricati nel modo più sicuro? Ecco 3 fattori che possono fare la differenza.

1. Design

Prima di tutto, usate solo carrelli retrattili che abbiano un design che ottimizzi la vista dell’operatore sui carichi alti. I tettucci di protezione devono essere progettati in modo che non proteggano soltanto dalla caduta di merci, ma offrano anche un’ottima visuale sulle punte delle forche attraverso le barre. Prestate attenzione al design dello stesso carrello elevatore e del montante. Sono abbastanza sottili da permettere all’operatore di vedere attraverso ed avere una buona visibilità del carico?

2. Funzionalità intelligenti

Scegliete un carrello retrattile con caratteristiche ben studiate che aiutino ad immagazzinare i pallet in modo sicuro. In alcuni casi, queste possono anche essere aggiunte in seguito. L’ideale sarebbe impiegare un carrello retrattile dotato di una combinazione telecamera/monitor e di un pre-selettore dell’altezza di sollevamento. Un dispositivo di questo tipo aiuterà il montante a fermarsi esattamente al livello giusto e spesso gli stadi saranno allineati con l’altezza delle barre nelle scaffalature per pallet. Anche la centratura automatica dell’inclinazione delle forche e lo spostamento laterale anticipato migliorano la sicurezza e riducono i tempi di ciclo. L’impegno non è mai abbastanza quando si tratta di minimizzare i rischi.

3. Oscillazione

Quando si sollevano i pallet più pesanti sopra i 10 metri, entrano in gioco la gravità e le forze laterali. Al momento dell’arresto, un montante potrebbe oscillare avanti e indietro per un po’, il che comporta che l’operatore debba aspettare che il movimento cessi prima di poter posare il pallet. Nella movimentazione dei materiali questo spostamento viene chiamato ‘oscillazione’. Alcuni carrelli retrattili offrono funzioni che riducono questi movimenti del montante. Ad esempio, i carrelli retrattili possono essere dotati di un controllo passivo dell’oscillazione, questo fa in modo che il telaio si muova leggermente per compensare il movimento del carico elevato e smorzarlo. Questa funzione viene attuata da un software che fornisce in modo proattivo la regolazione corretta per contrastare l’oscillazione del montante.

Punti di intervento

  • Valutate se passando ai carrelli retrattili potrete utilizzare meglio lo spazio del magazzino. Fatevi un giro nel magazzino assieme al vostro rivenditore esperto di carrelli elevatori.
  • Esaminate opzioni aggiuntive per migliorare la produttività.
  • Verificate se potete migliorare le operazioni cambiando solo i montanti e optate per versioni con controllo dell’oscillazione o transizioni smorzate, “nessun urto” tra gli stadi del montante.
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